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al testo di Angelo Rod
Righe e strade interrotte
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Il deserto non ha stranieri, essere tutto uguale, diverso in ordine di sparizione: tempeste riempiono tasche; rena scavata da bocche; cumuli di grani negli occhi, secchi, come estati di fichi.
Non lasciano nemmeno un messaggio quelli che se ne vanno, ed i salvati leggono la scritta sulla porta dell'inferno.
Ma la speranza è sostanza stupefacente: motore a vapore, sogno d'istante, cavallo arabo inseguito dal verso del leopardo...
Gli affari si fanno con droga più pesante delle speranze, care puttane...troppo care...
dunque scrivere, ovunque scrivere, comunque strappare, dimenticare, come colui che dimentica per vendetta e si fa dimenticare.
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